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Favola




Il coniglio azzurro - El conejo azúl

Questa favola è nata per caso, tornando a casa una sera d'inizio estate e ripensando alla chiacchierata con un'amica. È stata la storia a cercare me, infilandosi dentro la mente e svolgendosi da sola. L'ho gettata giù di getto, in spagnolo; ho deciso di tradurla e pubblicarla (in entrambe le versioni) perché, ammetto, ogni volta che la rileggo mi emoziona, e anche altri dopo averla letta mi hanno detto di essersi commossi. È una favola semplice e senza pretese, ma spontanea e sincera; forse è questa la sua forza.


Un'anteprima del libro / You can see a preview of the book on : ilmiolibro.kataweb.it




Estratti


Arturo restava sempre in silenzio in macchina. Seduto tranquillo e quasi immobile, le braccia incrociate in grembo. Sognava. I suoi occhi neri e brillanti come tizzoni di brace ardente guardavano fuori dal finestrino, in su, verso il cielo, e si perdevano ancora più oltre, nel sogno.





***

La mattina seguente Marta trova il suo bambino addormentato nel letto abbracciato al coniglio e sorride. Sta per svegliarlo quando vede la scopa appoggiata al muro e lì accanto, sul pavimento, resti di cibo di vario genere.
  • Che cosa è successo ieri notte ? – si chiede.


 ***

Pochi minuti e la notte è così buia che il cane quasi non riuscirebbe più a vedere Arturo… se non fosse per il cuore bianco del coniglio azzurro che brilla come un frammento di luna.




_ * _ * _ * _



Arturo guardaba siempre el silencio en el coche. Sentado tranquilo y casi inmóvil, los brazos cruzados en el regazo. Soñaba. Sus ojos negros y brillantes como guijarros de brasa ardiente miraban fuera de la ventanilla, arriba, hacia el cielo, y se perdían más allá, en el sueño.








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